Brussels, July, 14 2016 – “The migrants’ topic is an issue for the present times, but it will be also an issue for the future. Looking at the numbers it can be said that this topic will not tend to decrease and for this reason we shall learn to govern from the point of view of the security and of the policies” said the President of the Regional Council of Lombardy and CALRE, Conference of European Regional Legislative Assemblies President Raffaele Cattaneo who participated in the CALRE Working Group on Migration, Social Policies and Human rights seminar this morning in Brussels at the European Parliament. The working group is chaired by the President of the Regional Council of Molise, Vincenzo Cotugno and has been working with a special focus on the issue of unaccompanied foreign minors in recent months.
“Better operational responses to immigration issues may come from the implementation of coordinated and shared policies with the system of European regional and local authorities – added President Cattaneo -. This means reforming the European asylum system, a clear database and new accompanying methods, which means in the case of minors an easier possibility of adoption and custody. This goes along with an enhanced role of Regions and municipalities in response strategies, according to the multilevel governance model. This reinforcement shall take place not only at political level, but also at economic and operational level. Especially for those organizations that are on the front line to face the exodus: we need to work faster on this issue, to work better and in a uniform and coordinated manner”.
The seminar was also attended by Franco Iacop, President of the Regional Council of Friuli Venezia Giulia and Coordinator of the Conference of Presidents of the Legislative Assemblies of the Regions and Autonomous Provinces; by Stefania Giova, Professor of Private Law at the University of Molise; by Claudio Di Ruzza, Chief Prosecutor at the Juvenile Court of Campobasso; by Valerio Rotondo, Researcher at the University of Molise.
The working group coordinator, Vincenzo Cotugno announced in his closing speech the drafting of a document with some concrete proposals to the European Parliament, which will be defined and signed during the Working Group meeting scheduled in Molise in October. “Europe cannot turn his head away – said Cotugno – Europe must and wants to engage towards a shared path for true reception and better integration of all these peoples fleeing their homelands, with special regard to the most fragile situations”.
With regard to 2013, last year for which the European Migration Network data are available, among the countries of the European Union, unaccompanied minors are mainly concentrated in Italy (67%) and, with a lower presence, in Spain and Belgium. Only for 8 other European countries data show the presence of unaccompanied children, with very low numbers.
With reference to Italy, the Ministry of Labor and Social Policies recorded as of May 2016 12.005 unaccompanied minors, 9.913 in the 16-17 years age group, 95% of which are boys. The unaccompanied foreign minors arriving to Italy mainly come from Egypt (21,5%), Gambia (12,1%), Albania (11,9%) and Eritrea (7,2%). The Italian Region that mostly welcomes them is Sicily (38,7%), followed by Lombardy and Lazio (7,4%), Calabria (7,3%) and Emilia Romagna (6,8%). The Italian reception centers are 1.050, 268 of which are in Sicily and 111 in Lombardy. The untraceable minors are 5.241, mainly Egyptians, Somalis and Eritreans. In Italy, in the first quarter of this year 1.483 applications for international protection have been submitted, showing an increase of 33% compared to previous year applications.
Minori stranieri non accompagnati. Presidente Cattaneo:
“Urgente la riforma del sistema europeo di asilo”
Al Parlamento europeo il seminario promosso dal gruppo di lavoro della Calre
Bruxelles, 14 luglio 2016 – “Quello dei migranti è il tema del presente, ma lo sarà anche del futuro. Una problematica che, guardando i numeri, non tenderà a ridursi e che, per questo motivo, dobbiamo imparare a governare dal punto di vista della sicurezza e delle politiche”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia e della CALRE (la Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee) Raffaele Cattaneo, partecipando questa mattina a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, ai lavori del seminario del gruppo di lavoro della CALRE “Immigrazione, politiche sociali e diritti umani“. Il gruppo di lavoro è presieduto dal Presidente del Consiglio regionale del Molise Vincenzo Cotugno e in questi mesi sta lavorando con particolare attenzione proprio sulla problematica dei minori stranieri non accompagnati.
“Migliori risposte operative alle problematiche dell’immigrazione possono giungere dall’attuazione di politiche coordinate e condivise con il sistema dei poteri regionali e locali europei -ha aggiunto il Presidente Cattaneo-. Questo significa riformare il sistema europeo di asilo, una banca dati chiara e nuove modalità di accompagnamento, che nel caso dei minori significa possibilità più agevoli di adozione ed affido. Questo a fronte di un rafforzamento del ruolo di Regioni e Comuni nelle strategie di risposta, secondo il modello di governance multilivello. Un rafforzamento che deve avvenire non solo sul piano politico, ma anche su quello economico e operativo. In particolare per quegli enti che sono in prima linea a fronteggiare l’esodo: occorre fare prima, fare meglio e in modo omogeneo e coordinato”.
Durante i lavori del seminario sono intervenuti anche Franco Iacop, Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome; Stefania Giova, Professore di Diritto privato presso l’Università degli Studi del Molise; Claudio Di Ruzza, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale minorile di Campobasso; Valerio Rotondo, ricercatore presso l’Università del Molise.
Il coordinatore del gruppo di lavoro Vincenzo Cotugno, nel suo intervento conclusivo, ha annunciato la stesura di un documento con alcune proposte concrete da indirizzare al Parlamento europeo, che sarà definito e sottoscritto a ottobre durante la riunione del gruppo di lavoro prevista in Molise. “L’Europa non può girare la testa dall’altra parte –ha detto Cotugno-, deve e vuole impegnarsi in un percorso condiviso di vera accoglienza e di maggiore integrazione di tutte queste popolazioni in fuga dalle loro terre natie, con particolare riguardo per le situazioni di maggiore fragilità”.
Relativamente al 2013, ultimo anno per cui sono disponibili i dati European Migration Network, nei Paesi dell’Unione europea i minori stranieri non accompagnati si concentrano prevalentemente in Italia (il 67 %) e con numeri inferiori in Spagna e Belgio. Solo in altri 8 Paesi europei si registra la presenza di tale tipologia di minori, con numeri ridottissimi.
Per quanto riguarda l’Italia il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha censito nel mese di maggio 2016 la presenza di 12.005 minori stranieri non accompagnati, 9.913 nella fascia di età 16-17 anni, il 95% dei quali maschi. I minori stranieri non accompagnati che approdano in Italia provengono prevalentemente da Egitto (21,5%), Gambia (12,1%), Albania (11,9%) ed Eritrea (7,2%). La regione italiana che ne accoglie di più è la Sicilia (38,7 %), seguita da Lombardia e Lazio (7,4 %), Calabria (7,3%) ed Emilia Romagna (6,8%). Le strutture di accoglienza italiane sono 1.050, di queste 268 in Sicilia e 111 in Lombardia. I minori irreperibili sono 5.241, prevalentemente egiziani, somali ed eritrei. Sempre in Italia, nel primo quadrimestre di quest’anno sono state presentate 1.483 domande di protezione internazionale, con un incremento rispetto all’anno precedente del 33%.